Giorgio Tommasinelli è “Andato Avanti”
DLe
ragazze degli
anni '30 lo
chiamavano il bello
di Hollywood
per una certa
rassomiglianza con l'attore
Franchot Tone, che in
quel tempo
furoreggiava nei
collegi femminili.
Con un pizzico
di controllato
compiacimento e
con una punta di
civetteria mi
raccontava l'aneddoto
come
per ricordarmi
che tutti sono stati
giovani e desiderati e
che
l'Inclemenza del tempo non
perdona nessuno.
Proveniva da
una antica e
ricca famiglia
dell'alta borghesia che dopo
Il declino della nobiltà. rappresentava la spina dorsale della
città.
Dell'antico splendore della casata
di cui ricordava
con giusto
orgoglio i momenti
migliori ma non
ne sottaceva
con altrettanto
orgoglio gli errori, aveva mantenuto la signorilità d'animo e di
gusti, l'affabilità
e il comportamento civile per cui chi
lo conosceva ne
rimaneva affascinato.
Aveva il gusto della
buona tavola e il
culto per
i grandi
Gourmet che per i più
giovani. abituati all'Inflazione
dei fast-food e dell'usa e getta, avevano il sapore della belle
époque.Rovesci
finanziari
lo relegarono
al margine di quel
mondo In cui
per tanto tempo
fu protagonista. Ma
dalle sue labbra mal
usci un lamento
o una rampogna contro
coloro che
avevano con contribuito ai suoi
disastri economici.
Potrei dire che era
un cavaliere della
rassegnazione, ma una
rassegnazione
vissuta virilmente e
patita con
fierezza. com'è
di coloro che
sono signori
nell'animo e non
nella borsa.
Tutto avrebbero
potuto rubare
strappare, confiscare a Giorgio ma
non la sua
signorilità e
con questa è uscito In
punta di piedi senza dar fastidio a nessuno,
come gli era
congeniale.
Addio Giorgio. Toma per
noi del Gruppo di
Rivarolo. Il drago della meschinità è ancora tra noi
ma per fortuna anche
la punta
argentea della tua lancia che è la Penna
del nostro
Cappello.
S.C
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