Il distintivo del nostro gruppo, su disegno ideato dal’allora consiglio direttivo era ispirato alla foggia dei distintivi di reparto più conosciuti e con simboli classici di rappresentazione alpina: vette inevate, aquila e penna. La scelta della nappina rossa è un chiaro riferimento al Btg. Pieve di Teco della Divisione Cuneense dove la maggior parte degli alpini liguri aveva svolto il proprio servizio. Fu coniato nel 1967 dalla ditta  Arte della Medaglia di Genova, specializzata in tali realizzazioni di carattere alpino. Il distintivo è costituito da una base in ottone dorato e misura 29x32 mm. La finitura con smalto a caldo con aspetto lucido ed è costituito da un monte con due vette di colore bianco su una base rappresentante un cielo di colore azzurro al quale è sovrapposta un testa d’aquila stilizzata di colore verde. Infine questi segni grafici sono a loro volta sormontati da una penna nera con nappina rossa anch’essa di foggia stilizzata. Sulla parte a sinistra della penna vi è la scritta Gruppo Rivarolo Genova mentre sulla parte a destra della penna in zona di fondo vi è l’iscrizione A.N.A. Entrambe in metallo.

Il distintivo fu il primo e unico, allora esistente, di forma rettangolare tra quelli di Gruppo o Sezione che prediligono la forma tonda.

   
 

Il distintivo apposto sul crest di Gruppo, differisce da quello originale in alcuni particolari. Il metallo usato e zama con finitura dorata e gli smalti sono a freddo. Non sono presenti le scritte che vengono poste su due cartigli separati con fondo verde sono in metallo: quello in alto, di forma piana, porta la scritta Sezione di Genova; quello in basso, di forma arcuata, Gruppo di Rivarolo.Anche la foggia è stata modificata con l’aggiunta nell’angolo in basso a sinistra del logo dell’A.N.A. che deborda dalla struttura rettangolare variandone il profilo stesso.

 

 

 

L'uso della simbologia per riconoscere un gruppo, un ambiente o un’accomunanza è una pratica molto antica. La stessa parola simbolo derivante dal latino (symbolum) e dal greco (súmbolon). aveva il significato di “mettere assieme”.  In greco antico aveva il significato di “tessera di riconoscimento” o “tessera hospitalitas”, secondo l'usanza per cui due individui, due famiglie o anche due città, spezzavano una tessera, di solito di terracotta conservandone ognuno una delle due parti a conclusione di un accordo o di un'alleanza: da qui anche il significato di "patto" o di "accordo". Dunque l’uso di un simbolo ha il significato di identificare e unire coloro che hanno cose in comune nelle quali, appunto, si identificano.

Questo simbolo prese anche il nome di “Distintivo”, e questo per rafforzare il fatto che questa accomunanza si distingueva da eventuali altre per prerogative esclusive e o proprie. Nell’ambiente militare esistono già elementi nell’uniforme elementi identificativi e, solo nelle Truppe Alpine, a tali elementi si aggiunge anche l’uso della nappina che identifica il battaglione, la batteria o il tipo di compagnia. Nonostante ciò nelle Truppe Alpine sull’uniforme si aggiunge sul taschino sinistro un distintivo, solitamente in metallo smaltato, che ribadisce e a volte rafforza l’appartenenza con altri elementi grafici non solo prettamente militari quali fucili, baionette, mortai, ecc, ma raffiguranti l’ambiente montagna in cui si opera o addirittura l’inseparabile mulo. Tali distintivi non sono mai stati ufficialmente riconosciuti dallo Stato Maggiore dell’Esercito ma sempre tollerati poiché ad essi è sempre stata riconosciuta l’efficacia di rafforzare come elemento distintivo, appunto, lo spirito di appartenenza. Quello spirito di corpo di cui gli Alpini sono pregni.

Nel nostro caso, il tipo di distintivo pensato dai nostri soci ormai molte decine di anni orsono, non ha voluto raffigurare elementi tipici del luogo dove il Gruppo operava rimanendo invece il più possibile legato ad elementi che restano quelli delle tradizioni dei nostri battaglioni e del nostro essere: “Alpini sempre”.


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