Bartolomeo Schiaffino durante una licenza
DOPO 73 ANNI RITORNA  LA PIASTRINA DALLA RUSSIA

In quella piastrina ci sarà il ritorno a casa di Bartolomeo Schiaffino, a Santa Margherita. Dopo 73 anni di attesa: sarà il nipote di Bartolomeo - che si chiama Bartolomeo, anche lui: Bartolomeo Olcese - a poter riavere in mano qualcosa dello zio. È la storia di Bartolomeo, è la storia delle decine di migliaia di soldati dispersi, durante la campagna italiana in Russia dal 1941 al 1943. I più, erano alpini. Massacrati dal gelo, dalla fame, dall’Armata Rossa. Partirono in 220 mila: i più, non tornarono.

Anche questa volta dobbiamo il ritrovamento ad Antonio Respighi, alpino del gruppo di Abbiategrasso da anni impegnato nella ricerca delle piastrine. E' lui che fa sapere ai famigliari almeno dov’è morto, il proprio caro.

Un’altra vita è stata strappata dal limbo. Un’altra vita non più sospesa. È quella di Bartolomeo Schiaffino. Respighi ha informato il sindaco di Santa Margherita, Paolo Donadoni, della piastrina che conduceva fino a Santa Margherita. Il sindaco ha incaricato per le ricerche Marina Marchetti, responsabile dei Servizi Bibliotecari di “Santa”. Che, tramite il foglio matricolare di Bartolomeo Schiaffino, scovato all’Archivio di Stato di Genova, ha preziosamente completato il quadro. La targhetta di Bartolomeo Schiaffino verrà consegnata al nipote Bartolomeo Olcese domenica 6 novembre, alle 11, sul sagrato della Basilica di “Santa” dal primo cittadino.