22 ottobre 2016 N° 8 Notiziario del Gruppo di Rivarolo
Ciao
Dal Gruppo di Ponzone

 

Premio Letterario "Alpini Sempre - XIV edizione


Cari Alpini di Rivarolo,

Vi invitiamo a partecipare Domenica 30 ottobre a Ponzone ad una importante giornata di contenuti alpini.

Si terrà infatti la cerimonia di consegna dei premi ai vincitori delle varie categorie del Premio Letterario Nazionale

"Alpini Sempre"

Come avrete modo di vedere nell'invito, sarà presente anche il Direttore del nostro giornale L'Alpino: Don Bruno Fasani il quale celebrerà la Santa Messa nella Chiesa Parrocchiale di Ponzone.

Vi aspettiamo col vostro gagliardetto.

Al termine per chi eventualmente volesse fermarsi a pranzo troverete in allegato anche il menù.

Saluti alpini a tutti.

 

Sergio Zendale

Capogruppo di Ponzone

 

 

Sulla agina della Bacheca presente sul nostro sito, sono disponibili i volantini del programma e il menù del pranzo

 

 


Storia


La ricorrenza del 4 Novembre

 

Il 3 novembre 1918 le truppe italane dilagarono oltre le linee austriache mentre la delegazione austriaca raggiungeva Villa Giusti dove il comando italiano si sarebbe più tardi accordato con Von Webenau, per l'interruzione delle ostilità 24 ore dopo.

 

L'armistizio fu firmato a villa giusti alle 15:20, con la clausola che sarebbe entrato in vigore 24 ore dopo, alle 15:00.

Solo dopo la firma il Generale Weber informò che alle truppe imperiali era stato dato l'ordine di cessare i combattimenti. Chiese pertanto l'immediata cessazione delle ostilità. Il generale Badoglio rifiutò in modo netto e minacciò di proseguire le ostilità. Fu così che le armi cominciarono a tacere il giorno 4 novembre, verso le 4 del pomeriggio.

 

Il 4 novembre 1918 il Bollettino della Vittoria annumcia che l'Impero Austro-ungarico si arrende all'Italia, in base all'armistizio firmato a Villa Giusti, nei pressi di Padova. Con il successivo trattato di Saint-Germain-en-Laye (1919), l'Italia completa l'unità nazionale con l'annessione di Trento e Trieste. Per tale motivo, il 4 novembre in Italia, dal 1919, è festeggiato come Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate.

Dopo anni di sofferenza e circa 17 milioni di morti, tra militari e civili, i nostri soldati ritornavano alle proprie case.

 

 

 

Molti di noi, all'epoca del servizio militare, ricordano che nelle nostre caserme faceva bella mostra una targa di bronzo che riportava il Bollettino della Vittoria

Tali targhe, anche in marmo, venivano poste in tutti i Municipi d'Italia, la fama ed il nome di Diaz divennero quelli di un eroe nazionale. In alcune versioni della targha, tuttavia, questa terminava con le parole ""FIRMATO, DIAZ", O NELLA FORMA ABBREVIATA "F.TO, DIAZ" spesso senza nemmeno la virgola. Ciò, unito alla ormai celebrità del generale e alla relativa ignoranza ed ingenuità della molta parte del popolo che a malapena sapeva leggere e che riteneva che "firmato" fosse il nome dell'eroe, fece si che nei primi anni 20 in Italia si diffondesse, sopratutto nelle fasce più umili della società, il nome di battesimo "Firmato", talvolta modificato in Firmino in quanto "Firmato" non è previsto dall'elenco dei martiri della Chiesa

 

 

 

 

BOLLETTINO DELLA VITTORIA

 

Comando Supremo, 4 novembre 1918, ore 12

Bollettino di guerra n. 1268

 

La guerra contro l'Austria-Ungheria che, sotto l'alta guida di S.M. il Re, duce supremo, l'Esercito Italiano, inferiore per numero e per mezzi, iniziò il 24 maggio 1915 e con fede incrollabile e tenace valore condusse ininterrotta ed asprissima per 41 mesi, è vinta. La gigantesca battaglia ingaggiata il 24 dello scorso ottobre ed alla quale prendevano parte cinquantuno divisioni italiane, tre britanniche, due francesi, una cecoslovacca ed un reggimento americano, contro settantatrè divisioni austroungariche, è finita. La fulminea e arditissima avanzata del XXIX Corpo d'Armata su Trento, sbarrando le vie della ritirata alle armate nemiche del Trentino, travolte ad occidente dalle truppe della VII Armata e ad oriente da quelle della I, VI, e IV, ha determina ieri lo sfascio totale della fronte avversaria. Dal Brenta al Torre l'irresistibile slancio della XII, della VIII, della X armata e delle divisioni di cavalleria, ricaccia sempre più indietro il nemico fuggente. Nella pianura S.A.R. il Duca d'Aosta avanza rapidamente alla testa della sua invitta III armata, anelante di ritornare sulle posizioni da essa già vittoriosamente conquistate, che mai aveva perdute. L'Esercito Austro-Ungaricoè annientato: esso ha subito perdite gravissime nell'accanita resistenza dei primi giorni e nell'inseguimento ha perduto quantità ingentissime di materiale di ogno sorta e pressochè per intero i suoi magazzini e i depositi. Ha lasciato finora nelle nostre mani circa trecentomila prigionieri con interi stati maggiori e non meno di cinquemila cannoni. I resti di quella che fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli che avevano discese con orgogliosa sicurezza.

 

(Armando Diaz, comandante supremo del Regio Esercito)

 

 

Quest'anno l'anniversario cade nel centenario della "Grande Guerra" e assume un significato più marcato. In questo contesto saranno svolte le annuali cerimonie di Genova alle quali sono invitate le Associazioni d'Arma.

Sulla pagina della Bacheca del nostro sito, si può scaricare il volantino-invito con il programma delle celebrazioni

 

 Contatti: info@alpinirivarolo.it
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