Il giorno 06 aprile 2018, nella splendida cornice del chiostro
cinquecentesco della caserma Di Prampero, sede del Comando della Brigata
alpina Julia, si è svolta la cerimonia di saluto in vista del prossimo
impiego degli alpini in Libano.
Si conclude, quindi, un lungo e intenso periodo di addestramento
specifico, finalizzato all'impiego in uno dei due settori operativi del
sud del Paese, quello ovest, a guida italiana, che vedrà impegnati i
militari del Comando Brigata, del VII Reggimento Alpini di Belluno, del
Reggimento Piemonte Cavalleria di Villa Opicina, del Reggimento
Logistico di Merano e del II Reggimento Genio Guastatori di Trento.
Il generale di Brigata Paolo Fabbri, 43° comandante della Julia,
assumerà la guida del Sector West con sede a Shama e avrà alle
dipendenze militari di diverse nazioni quali Armenia, Austria, Brunei,
Corea del Sud, Croazia, Finlandia, Ghana, Indonesia, Irlanda, Serbia,
Slovenia, Tanzania e Ungheria.
La Julia - Multinational Land Force, alla prima partecipazione alla
missione Unifil in Libano, si schiererà per la prima volta in assoluto
all'estero in conformazione Defence Cooperation Initiative: assieme ai
militari delle truppe alpine dell'Esercito italiano sarà schierato anche
personale non solo di Ungheria e Slovenia, ma anche di Austria e
Croazia.
Le attività di addestramento sono state propedeutiche agli incarichi
assegnati al contingente italiano dalla risoluzione Onu 1701, che
prevede il monitoraggio della cessazione delle ostilità nelle zone di
confine con Israele, l’assistenza alla popolazione locale e il supporto
all’addestramento delle forze armate libanesi.
"Siate costruttori di pace e difensori della libertà di quei popoli, in
ogni vostra azione sappiate di poter contare sul nostro sostegno e sulla
gratitudine della gente del Friuli Venezia Giulia che sarà sempre al
vostro fianco". Sergio Bolzonello, vicepresidente del Friuli Venezia
Giulia, ha portato il saluto alla Brigata alpina Julia in partenza per
la missione Unifil in Libano.
"La storia della brigata - ha rimarcato Bolzonello nel suo intervento -
si è sempre intrecciata con la storia del Friuli Venezia Giulia e del
suo popolo creando, anno dopo anno, un legame fra corpo militare e anima
popolare che ha pochi eguali. Un legame di rispetto, riconoscenza e
affetto che si è cementato nelle circostanze più tragiche ed è nutrito
dal comune e diffuso operare degli uomini con la penna nera che, in
servizio attivo o in congedo, sono sempre pronti a tendere la mano per
la difesa del bene comune".
Ricordando l’adunata di Pordenone del 2014 e l’impegno della Regione al
fianco di Ana Udine per ospitare quella del 2021, il vicepresidente,
evidenzia come il valore della pace in Europa abbia reso possibile oggi
"La presenza in questa missione di personale proveniente da Slovenia,
Austria, Croazia e Ungheria, terre amiche con cui la nostra comunità ha
saputo ricostruire rapporti e relazioni che sono andati oltre a confini
e steccati. L’esperienza della Multinational Land Force è uno degli
esempi di una integrazione europea che nelle politiche di difesa comuni
deve trovare sempre di più uno dei suoi pilastri".
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