Il saluto del Sindaco |
CIVIDALE SALUTA GLI ALPINI: “LA CITTÀ ORA È ORFANA” |
Che il commiato sarebbe stato sofferto lo si era intuito da tempo. Non
poteva essere altrimenti, del resto: l’addio, ieri mattina, alla
gloriosa bandiera di guerra dell’8° Reggimento alpini e al corpo
militare, cittadino onorario di Cividale, «lascia infatti orfana la
città – così il sindaco Stefano Balloch – di una componente preziosa».
Per più di quindici anni si è riusciti, grazie a un’ampia sinergia
d’intenti (amministrazioni del territorio, Regione, Provincia,
associazioni combattentistiche e d’arma, perfino Comuni del Veneto), a
ritardare gli effetti della spada di Damocle che pendeva sulla
Francescatto dall’avvio dei processi di riorganizzazione e
razionalizzazione delle forze armate e delle strutture che le ospitano.
Intenso il saluto della vicesindaco Daniela Bernardi: «Questo
valoroso Reggimento, costituito nel 1909 e considerato il fedele
custode delle tradizioni alpine delle genti del Friuli, vanta una
storia esemplare. Ed esemplare è stata la sua attività, negli ultimi
decenni, in tanti Paesi colpiti dalla guerra. Rivolgo un commosso
ricordo agli alpini dell'8° caduti nell’espletamento del proprio
dovere, dalla Campagna di Libia alle missioni internazionali,
passando per la prima e per la seconda guerra mondiale. Uno per
tutti, ultimo in ordine di tempo, il caporalmaggiore Luca Sanna,
morto nel corso di una delicata azione di pace in Afghanistan, nel
2011. Cividale, l’antica Forum Iulii, sede del primo ducato
longobardo in Italia e del glorioso patriarcato di Aquileia, luogo
ricco di storia e di cultura, patrimonio mondiale dell’umanità,
saluta con tristezza l’8°, suo cittadino onorario. Rimarremo
comunque e sempre uniti dai comuni valori dell'amore di patria e
dell’alpinità»
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